Dimenticare l’ufficio: il futuro del lavoro è fatto di candeline, prosciutti e scene del crimine… Leggere per credere.
Avete mai immaginato di essere pagati per dormire o per accendere candele in una chiesa? No, non è l’inizio di una barzelletta, ma una possibile realtà professionale del futuro. Se fino a ieri il sogno di molti era diventare medico, avvocato o ingegnere, oggi il mercato del lavoro si sta trasformando così velocemente che le risposte alla domanda “che lavoro vuoi fare da grande?” rischiano di lasciarci a bocca aperta.
La tecnologia, l’intelligenza artificiale e il bisogno crescente di flessibilità stanno spazzando via i mestieri tradizionali, aprendo il campo a professioni nuove, stravaganti e – soprattutto – ben pagate. Quello che oggi ci fa sorridere, domani potrebbe essere la carriera più ambita dai giovani della Gen Z, sempre meno attratti dalla stabilità e sempre più affamati di autenticità, libertà e originalità. Ecco un assaggio del futuro lavorativo che ci aspetta.
I mestieri che verranno: incredibile ma vero
Chi avrebbe mai pensato che il “fornitore di alibi” potesse diventare un vero lavoro? Eppure, in un’epoca dove la discrezione è un lusso, offrire giustificazioni plausibili per assenze sospette – dal lavoro ai tradimenti – è un servizio richiesto. Ma non finisce qui. Alcune figure sono già realtà, altre sono alle porte: l’assaggiatore di cibo per cani, l’annusatore di prosciutti DOP per valutarne la stagionatura, il dormitore professionista (pagato per testare letti e materassi), il colombista per matrimoni, il ricostruttore di scene del crimine… usando rigatoni o spaghetti.
Anche il digitale non è da meno. Crescono i “onlyfanser”, creatori di contenuti e risposte per chat a luci rosse, i tester di coupon online e i partner virtuali, pronti a consolare cuori solitari. Sul fronte più etico e high-tech, emergono nuove specializzazioni come l’addestratore di modelli di intelligenza artificiale, il consulente sulla privacy e lo specialista in etica dell’AI, figure chiave per guidare il futuro digitale senza perdere di vista i diritti umani.
Se oggi queste carriere sembrano strane, tra qualche anno potrebbero essere all’ordine del giorno e far parte dei percorsi universitari. Del resto, dieci anni fa nessuno avrebbe pensato che il mestiere di influencer sarebbe stato una professione seria, eppure eccoci qui. Il lavoro non è più quello dei nostri genitori, e presto nemmeno quello che conosciamo oggi. Prepariamoci a un mondo dove a fare carriera… potrebbe essere proprio chi dorme sul lavoro.
