Come ci comportiamo in ascensore con altre persone è un riflesso della nostra personalità. Lo ha svelato la psicologia.
Un luogo chiuso, niente finestre, uno spazio piccolo e la presenza di persone sconosciute. Come reagite a tutto questo? Secondo la psicologia il vostro comportamento definisce chi siete. Niente di meglio che mettere alla prova sé stessi in un posto piccolo, chiuso e in compagnia di altre persone che non si conoscono. Succede quando si prende l’ascensore, un luogo già angusto di per sé ma che se obbliga a condividere lo spazio con estranei diventa ancora più opprimente per tante persone. Ebbene come si reagisce a questa situazione è un modo per comprendere meglio il proprio IO. Bisogna fare tesoro delle rivelazioni della psicologia perché aiutano e togliere quelle maschere che ogni giorno indossiamo per mostrarci al mondo.

Nessuno conosce realmente sé stesso fino in fondo. Non ci guardiamo quasi mai con occhi sinceri, leggendo con chiarezza e onestà ciò che siamo. Accade per svariati motivi legati al nostro essere umani, al desiderio innato di piacere agli altri, di volersi pensare una persona diversa perché si crede di non essere abbastanza. Tanti sorrisi in ascensore per mostrarsi gentili ma cosa si nasconde dietro un’apparente disinvoltura?
Cosa fai in ascensore rivela chi sei
Eviti il contatto visivo, ti metti a chiacchierare, pensi ai fatti tuoi o solo a quanti secondi mancano prima che la porta si apra? Ad ogni comportamento corrisponde, secondo la psicologia, un modo di essere specifico ed è interessante da scoprire queste associazioni per comprendere qualcosa di più di sé o, perché no, degli altri.

Se più o meno consciamente rimani accanto alla porta significa che sei una persona pratica e impaziente, che non ama sentirsi in trappola. Avverti il bisogno di controllo oppure la voglia di scappare il più velocemente possibile. Se, invece, ti piace stare sullo sfondo è perché sei una persona introversa, riservata e non vuoi essere osservata. Possibile che provi un certo disagio sociale e la vicinanza ad estranei in uno spazio chiuso può destabilizzare.
Chi in ascensore ha una postura aperta e tende ad occupare tutto lo spazio, invece, è una persona sicura, leader oppure con scarsa consapevolezza sociale (non sa stare al proprio posto). Forse dovrebbe concentrarsi maggiormente sulle relazioni, sull’empatia e riflettere sul proprio ego.
Al contrario c’è chi vorrebbe solo rimpicciolirsi come Alice nel Paese delle Meraviglie. Questa è una persona più che riservata che vede l’ascensore come uno spazio invasivo dove estranei possono entrare nella sfera personale e violarla. Bisognerebbe fare un lavoro su sé stessi per migliorare l’autostima e le relazioni sociali.
Chi guarda il telefono vuole evitare la conversazione autoproteggendosi mentre chi tossisce o si schiarisce la gola non è incline al contatto fisico. La persona che fa amicizia ha l’impulso di legare con gli altri anche se per poco tempo mentre è disinibito colui che riesce a parlare al cellulare anche in ascensore. Infine, chi si guarda allo specchio ha bisogno di conferme oppure un forte ego.