Assegno di mantenimento e 730: come avere il massimo di deduzione

L’assegno di mantenimento si può inserire nel modello 730 per recuperare parte della spesa. Vediamo come ottenere la deduzione massima.

Tra le spese da portare in deduzione nel modello 730/2025 ci sono quelle per l’assegno di mantenimento corrisposto all’ex coniuge. Non tutti possono approfittare dell’agevolazione fiscale, ci sono dei requisiti da soddisfare.

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Assegno di mantenimento e 730: come avere il massimo di deduzione (Faregioielli.it)

Per i contribuenti il quadro E del modello 730/2025 è fondamentale ai fini del rimborso. Si possono inserire le spese e gli oneri detraibili e deducibili come le spese mediche, quelle per gli interventi edilizi, le spese veterinarie, funebri, per le attività sportive dei ragazzi e le spese di istruzione. Quest’anno ha debuttato una stretta sulle detrazioni per chi ha redditi complessivi oltre i 50 mila euro al fine di limitarne l’impatto per i contribuenti di fascia reddituale medio-alta.

L’ammontare della detrazione dell’imposta lorda spettante, nello specifico, è stato ridotto di 260 euro per alcune spese come i premi assicurativi e le erogazioni liberali per i partiti politici. Se la detrazione opera sull’imposta lorda da pagare, la deduzione permette di abbattere il reddito imponibile portando ad un’aliquota minore dell’IRPEF. Tra le spese deducibili troviamo l’assegno di mantenimento.

Quando si può portare in deduzione l’assegno di mantenimento

L’assegno di mantenimento può essere portato in detrazione dal contribuente che versa la misura non per i figli bensì per l’ex coniuge. Solo se è l’ex partner a ricevere gli importi di assegno di mantenimento allora il dichiarante otterrà la deduzione dell’importo dal reddito complessivo IRPEF. Chi riceve le somme, invece, ha l’obbligo di inserirle come reddito imponibile e dovrà pagare l’IRPEF sulla cifra indicata.

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Quando si può portare in deduzione l’assegno di mantenimento (Faregioielli.it)

Se l’assegno di mantenimento ha come beneficiari i figli l’importo non sarà deducibile ma andrà indicato nell’ISEE. Questo anche se è l’ex coniuge a ricevere l’assegno per conto dei figli. Altra condizione per portare in deduzione la somma è che tra i coniugi ci sia stata una separazione legale ed effettiva, lo scioglimento o annullamento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili del matrimonio.

La deduzione, poi, non spetta se le somme sono state versate in un’unica soluzione, se l’ex coniuge ha erogato un assegno una tantum stabilito dal Giudice seppur dilazionandolo in rate e qualora vengano versare le somme a titolo di quota di mutuo in sostituzione dell’assegno di mantenimento.

Nel caso in cui la deduzione sia concessa, l’interessato potrà indicare l’importo nel modello 730 nel rigo E22 oppure nel modello Redditi Persone Fisiche nel Rigo RP22. Da inserire anche il codice fiscale del coniuge percettore dell’assegno di mantenimento. Ricordiamo che la documentazione attestante i versamenti dovrà essere conservata così come la sentenza di separazione o divorzio.

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